Il Festival Duni compie 26 anni ed è ormai tra le realtà più longeve e consolidate del panorama della musica antica in Italia, tra le poche realtà al sud, come dimostra la sua affiliazione al REMA (Reseau Européen desFestivals de Musique Ancienne). Il 2025 è un anno ricco di celebrazioni tra i protagonisti della musica del passato e per questo abbiamo voluto collegare questa edizione al tema dei “patrimoni culturali”: dai 500 anni della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, ai 300 della morte di Alessandro Scarlatti, fino al 150° anniversario di Maurice Ravel, passando per i 250 anni della scomparsa a Parigi di Egidio Romualdo Duni, il più importante personaggio nato a Matera che divenne uno dei padri dell’opera comica francese, al quale è intestato il Festival. Ma i patrimoni saranno evocati anche attraverso momenti specifici della nostra rassegna di quest’anno, a cominciare dall’inaugurazione il 28 settembre con l’Oratorio di San Martino, un nuovo capolavoro di Donato Ricchezza, il musicista del Seicento nato a Matera e divenuto uno dei protagonisti della musica sacra a Napoli, la cui musica è interamente conservata tra i tesori della Biblioteca e Complesso dei Girolamini di Napoli, ancora una volta attraverso l’esecuzione della Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio, lo scopritore della musica di Ricchezza. Questo concerto che si tiene nell’incantevole chiesa di San Pietro Caveoso e il successivo, in Casa Cava il 2 ottobre, con l’ensemble Orfeo futuro dedicato alle musiche di Gian Francesco Di Majo (musicista napoletano stimato e imitato da Mozart) e la voce di Angelica Disanto, sono organizzati in fruttuosa collaborazione con la rassegna “Tempio Armonico” dei Girolamini di Napoli dove sono proposti in anteprima. Come il soprano Disanto, anche il controtenore Niccolò Balducci è nato artisticamente a Matera, da dove ha avviato una carriera europea prestigiosa: il suo ritorno al Festival avviene con un recital virtuoso in duo con la chitarrista Carlotta Dalia. I centenari di Palestrina e di Alessandro Scarlatti sono celebrati insieme in un originale programma allestito dall’ensemble Odhecaton diretto da Paolo Da Col, ormai considerato il gruppo di riferimento italiano per la musica rinascimentale nel mondo. Il livello dei musicisti invitati è ancora una volta altissimo e dimostra la crescita internazionale del Festival. Pensiamo alla clavicembalista spagnola Amaya Fernández Pozuelo (un programma che miscela due suoi autori del cuore, Bach e Domenico Scarlatti, cui ha dedicato dischi pluripremiati); il ritorno del più grande esperto di vihuela al mondo, l’australiano John Griffiths, con un programma sul “Siglo de oro” spagnolo; la prima volta al Festival della decana della riscoperta dell’arpa barocca in Italia, Mara Galassi, che per l’occasione sarà accompagnata dal mandolinista napoletano-lucano Mauro Squillante e porterà anche un’autentica arpa antica di Viggiano. (Questi due ultimi concerti si svolgeranno nel Castello di Miglionico, grazie ad una nuova collaborazione con il Comune di questa città d’arte). Naturalmente non può mancare nel nostro Festival il nume tutelare, Egidio Romualdo Duni, che sarà presente in diversi momenti della rassegna: ad apertura della “Maratona Barocco e Neobarocco in Francia” del 26 ottobre (nuova occasione di collaborazione con la Orchestra Sinfonica di Matera, impegnata la stessa sera, dopo la visione del film storico guidata da Nanni Coppola, in un concerto diretto da Saverio Vizziello di musiche francesi del Novecento ispirate al barocco – tra cui il festeggiato Maurice Ravel – che segue le fortunate maratone degli anni scorsi, dedicate a Molière e Pulcinella) il prestigioso gruppo francese Les Paladins diretto da Jerôme Correas, per la prima volta a Matera, eseguirà brani di Duni accanto a quelli dei grandi francesi del suo tempo, Couperin e Rameau. In novembre invece la clavicembalista e studiosa di origine lucana, Filomena Bonafide, presenterà una sua scoperta sorprendente, brani per clavicembalo di Egidio Dunipubblicati a Parigi da Michel Corrette. (I due concerti di clavicembalo saranno preceduti da incontri con gli studenti dell’Università della Basilicata in collaborazione con Universa Musica). Infine le Sinfonie di Egidio Dunicompaiono anche nel programma dedicato a Vivaldi (compositore veneziano con radici materne a Pomarico) con l’Orchestra Barocca del Festival Dunidiretta dal suo animatore stabile Francesco D’Orazio, anche solista al violino insieme ad un eccezionale virtuoso di flauti dolci, Aldo Abreu docente al New England Conservatory e all’Università di Boston. Quasi tutti i concerti che abbiamo elencato si svolgeranno in due palazzi storici meravigliosi prospicienti i Sassi di Matera, ossia Palazzo Malvezzi e Viceconte. Una grande novità di questa edizione è la rivalutazione anche di un altro musicista materano, , ossia Antonio Duni, fratello di Egidio dalla vita avventurosa che attraversò l’Europa dalla Spagna alla Russia per concludersi in Germania. Ne parleranno il 31 ottobre, insieme alla clavicembalista Claudia Di Lorenzo, il musicologo Galliano Ciliberti e il violinista e saggista Tom Suárez, discendente di Antonio e scopritore di sue Sonate, incise in un cd Brilliant Classics dal gruppo nato a Matera come DuniEnsemble. La sera successiva gli stessi musicisti confluiranno in un gruppo orchestrale più grande, di recente formazione, intitolato appunto ad Antonio Duni, per un secondo concerto dedicato alle Sinfonie, sempre con presentazione musicologica. La conclusione del Festival al Teatro Guerrieri il 26 novembre sarà ancora all’insegna dell’internazionalità che collega Matera all’Europa e al Mediterraneo, attraverso uno spettacolo che esplora con occhio “da sud” le eroine ovidiane del mito e in particolare Arianna, con la regia di Olivier Lexa. Il complesso Dialogos nato in Croazia e diretto da Katarina Livljanić è tra i più celebri della musica medievale e vede questa volta la partecipazione del cantante-attore pugliese Pino De Vittorio.
Resta da accennare all’impegno del Festival Duni per le scuole della provincia di Matera, grazie ad un progetto pluriennale condotto da Vania Cauzillo con la compagnia L’Albero, propedeutico ad una produzione operistica specifica nel 2026 in collaborazione con le Scuole italiane di Parigi, e alla preparazione simbolica, con il penultimo concerto di questa edizione, all’anno 2026 quando Matera sarà Capitale mediterranea della Cultura e del Dialogo: il concerto di musiche tunisine dell’ensemble Maluf System (che ha luogo il 22 novembre, giorno della patrona della musica Santa Cecilia, nella struttura Eco Verticale) dimostra come sia urgente avviare il dialogo interculturale che la musica rende più semplice abbattendo le barriere linguistiche (non a caso, accanto ad un Laboratorio di musica araba i musicisti terranno anche un Laboratorio di cucina araba, il tutto in collaborazione con la Fondazione Matera 2019-2026). E i luoghi che abbiamo citato sono tutti nei Sassi, a dimostrazione di un impegno ulteriore per la difesa e la valorizzazione del grande patrimonio culturale lucano.
The Festival Duni is now in its 26th year and is one of the longest-running and most established events on the early music scene in Italy, and one of the few affiliated with REMA in the area. 2025 is a year rich in celebrations of musicians of the past, and not by chance we linked this edition to the theme of “cultural heritage”: from the 500th anniversary of the birth of Giovanni Pierluigi da Palestrina to the 300th anniversary of the death of Alessandro Scarlatti, the 150th anniversary of Maurice Ravel, and the 250th anniversary of the death in Paris of Egidio Romualdo Duni, the most important figure born in Matera, after whom the Festival is named. But this heritage will also be evoked through specific moments in this year’s programme, starting with the opening on 28 September with the Oratorio di San Martino, a new masterpiece by Donato Ricchezza, the 17th-century musician born in Matera who became one of the leading figures in sacred music in Naples, whose music is entirely preserved among the treasures of the Girolamini Library and Complex in Naples, once again through the performance of the Cappella Neapolitana conducted by Antonio Florio, the discoverer of Ricchezza’s music. This concert, held in the enchanting church of San Pietro Caveoso, and the next one, at Casa Cava on 2 October, with the Orfeo Futuro ensemble dedicated to the music of Gian Francesco Di Majo (a Neapolitan musician esteemed and imitated by Mozart) and the voice of Angelica Disanto, are organised in fruitful collaboration with the “Tempio Armonico” festival of the Girolamini Library in Naples. Like soprano Disanto, countertenor Niccolò Balducci was also born artistically in Matera, from where he began a prestigious European career: his return to the Festival takes place with a virtuoso recital in duo with guitarist Claudia Dalia. The centenaries of Palestrina and Alessandro Scarlatti are celebrated together in an original programme staged by the Odhecaton ensemble conducted by Paolo Da Col, considered the leading Italian group for Renaissance music in the world. The calibre of the invited musicians is very high, demonstrating the international growth of the Festival. Consider Spanish harpsichordist Amaya Fernández Pozuelo (with a programme combining two of her favourite composers, Bach and Domenico Scarlatti, to whom she has dedicated award-winning recordings); the return of the world’s leading expert on the vihuela, Australian John Griffiths, with a programme on Spain’s “Siglo de oro”; the first appearance at the Festival of Mara Galassi, the pioneer of the rediscovery of the Baroque harp in Italy, who will be accompanied for the occasion by Neapolitan-Lucanian mandolinist Mauro Squillante and will also bring an authentic antique harp from Viggiano. (These last two concerts will take place in Miglionico Castle, thanks to a new collaboration with the municipality of this city of art).
Of course, our Festival would not be complete without its main protagonist, Egidio Romualdo Duni, who will be present at various moments during the season: at the opening of the “Baroque and Neo-Baroque Marathon in France” on 26 October (a new opportunity for collaboration with the Matera Symphony Orchestra, which will be performing on the same evening, after the screening of an historical film, in a concert conducted by Saverio Vizziello featuring 20th-century French music inspired by the Baroque, including the celebrated Maurice Ravel – following on from the successful marathons of previous years, dedicated to Molière and Pulcinella). The prestigious French group Les Paladins, conducted by Jerôme Correas, will perform in Matera for the first time, playing pieces by Duni alongside those of the great French composers of his time, Couperin and Rameau. In November, Filomena Bonafide, a harpsichordist and scholar from Basilicata, will present her surprising discovery: harpsichord pieces by Egidio Duni published in Paris by Michel Corrette. (The two harpsichord concerts will be preceded by meetings with students from the University of Basilicata in collaboration with Universa Musica). Finally, Egidio Duni’s symphonies also appear in the programme dedicated to Vivaldi (a Venetian composer with maternal roots in Pomarico) with the Duni Festival Baroque Orchestra conducted by its permanent conductor Francesco D’Orazio, also a violin soloist, together with an exceptional recorder virtuoso, Aldo Abreu, professor at the New England Conservatory and Boston University. Almost all of the concerts we have listed will take place in two wonderful historic buildings overlooking the Sassi di Matera, namely Palazzo Malvezzi and Viceconte. A major new feature of this edition is the re-evaluation of another musician from Matera, Antonio Duni, Egidio’s brother, who led an adventurous life that took him across Europe from Spain to Russia and ended in Germany. On 31 October, musicologist Galliano Ciliberti and violinist and writer Tom Suárez, a descendant of Antonio and discoverer of his sonatas, recorded on a Brilliant Classics CD by the Matera-based group DuniEnsemble, will discuss this topic together with harpsichordist Claudia Di Lorenzo. The following evening, the same musicians will come together in an orchestral group, recently formed, named after Antonio Duni, for a second concert dedicated to symphonies, again with a musicological presentation. The conclusion of the Festival at the Teatro Guerrieri on 26 November will once again be marked by the internationalism that connects Matera to Europe and the Mediterranean, through a show that explores Ovid’s mythical heroines, and Ariadne in particular, from a “southern” perspective, directed by Olivier Lexa. The Dialogos ensemble, founded in Croatia and directed by Katarina Livljanić, is one of the most famous medieval music ensembles and this time features the participation of Apulian singer-actor Pino De Vittorio.
It is worth mentioning the commitment of the Duni Festival to schools in the province of Matera, thanks to a multi-year project led by Vania Cauzillo with the company L’Albero, preparatory to a specific opera production in 2026 in collaboration with Italian schools in Paris, and the symbolic preparation, with the penultimate concert of this edition, for the year 2026 when Matera will be the Mediterranean Capital of Culture and Dialogue: the concert of Tunisian music by the Maluf System ensemble (which takes place on 22 November, the feast day of the patron saint of music, Saint Cecilia, at the Eco Verticale site) demonstrates the urgent need to initiate intercultural dialogue, which music facilitates by breaking down language barriers (it is no coincidence that, alongside an Arabic music workshop, the musicians will also hold an Arabic cooking workshop, all in collaboration with the Fondazione Matera 2019-2026). And the places we have mentioned are all in the Sassi, demonstrating a further commitment to the protection and enhancement of the great cultural heritage of Basilicata.
Buon ascolto!
Dinko Fabris
Artistic Director of Festival Duni, Matera