Colorando emozioni: Sonate accompagnate per tastiera e flauto

Ven 18-10-2024 — 20:00

Colorando emozioni: Sonate accompagnate per tastiera e flauto

Musiche di Johann Schobert, Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Christian Bach, Wilhelm Friedemann Bach e Muzio Clementi

Vera Plosila, flauto traversiere

Anastasios Zafeiropoulos, fortepiano

 

Colorare le emozioni: Sonate per tastiera accompagnate su fortepiano e flauto

Johann Schobert (ca. 1720-1767): Sonata per tastiera accompagnata Eb Op. 7 No. 1 12′

Allegro moderato – Minuetto – Allegro assai (arr. Vera Plosila & Anastasios Zafeiropoulos)

Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788): Rondò in do minore Wq.59 (für Kenner und Liebhaber) 7′

Johann Christian Bach (1735-1782): Sonata per tastiera accompagnata La maggiore Op. 17 n. 4 9′

Allegretto – Pastorale. Non tanto allegro

Wilhelm Friedemann Bach (1710-1784): Duetto in fa maggiore F. 57 (Harward MS Mus 62.6.) 7′

Lamentabile (arr. Vera Plosila)

Muzio Clementi (1752-1832): Sonata per tastiera accompagnata in fa maggiore op. 12 n. 5 12′

Allegro moltissimo – Allegretto

Vera Plosila, traverso

Anastasios Zafeiropoulos, fortepiano

Nelle sonate accompagnate, gli strumenti melodici come il flauto suonano linee opzionali, spesso improvvisate, su brani per tastiera preesistenti. Si tratta di un genere di breve durata della fine del XVIII secolo ma estremamente popolare tra i dilettanti che articolavano le loro amicizie e i legami familiari attraverso la musica da camera. In generale, in quel periodo la musica era vista come il mezzo appropriato per esprimere affetti, o emozioni, e l’essenza della musica strumentale era strettamente legata all’imitazione della natura e di questi stati emotivi.

Il rapporto con le opere musicali era diverso rispetto al nostro tempo, in quanto i brani non erano ancora visti come capolavori intoccabili, ma più come punti di partenza per l’esecuzione. Finché la musica manteneva il suo nucleo di invenzione e veniva trattata con buon gusto, i musicisti e gli amanti della musica non vedevano alcun problema nell’alterare e riciclare i materiali. Nel nostro concerto di ricerca di stasera, ci chiediamo quanto un brano possa essere ricomposto e riarrangiato pur mantenendo le idee musicali originali dei brani eseguiti.

Il programma si concentra sul repertorio delle regioni tedesche, ma le influenze musicali viaggiavano nell’Europa centrale e i pezzi potrebbero essere più facilmente compresi sotto l’ombrello dello stile galante

Johann Schobert era un tedesco che si stabilì a Parigi ed esplorò l’idioma delle sonate accompagnate. I figli di Bach, Carl Philipp Emanuel e Wilhelm Friedemann, si guadagnarono da vivere in Germania seguendo l’empfindsamer Stil, o “stile della sensibilità”, che si concentrava sulle inflessioni intime degli affetti ed era molto influenzato dalla letteratura inglese. Il loro fratello minore Johann Christian studiò e lavorò in Italia e divenne in seguito un celebre compositore in Inghilterra. Muzio Clementi era un romano che si stabilì a Londra ed è oggi conosciuto come uno dei primi sostenitori del pianoforte.

Il fortepiano fu una novità della fine del XVIII secolo e fu acclamato per la sua capacità di “cantare”, di sostenere una melodia e di esprimere un’ampia gamma di dinamiche e colori. È stato oggetto di sperimentazione e innovazione, così come la musica scritta per esso, nel tentativo di illustrare l’esperienza emotiva.

Costo 5 €

Location

Palazzo Bernardini

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