“I gusti riuniti”: virtuosismi a due tra Napoli, Roma, Parigi e Amburgo

Sab 19-10-2024 — 20:00

“I gusti riuniti”: virtuosismi a due tra Napoli, Roma, Parigi e Amburgo

Musiche di Leonardo Leo, Domenico Scarlatti, Jean-Marie Leclair, Jospeh-Nicolas Pancrace Royer, Georg Philipp Telemann, Arcangelo Corelli

Dan Laurin, flauti 

Anna Paradiso, clavicembalo

In collaborazione con il Festival “Inaudita” e Comune di Grottole

 

I “gusti riuniti” è il famoso titolo alternativo dato ai “Concerti reali” composti dal grande clavicembalista francese François Couperin. Con questo titolo, Couperin faceva riferimento alla commistione degli stili francesi e italiani nella sua opera. D’altronde, molta musica barocca del periodo si caratterizza per l’incrocio di influenze stilistiche  provenienti da paesi diversi. Anche il presente concerto offre un programma con compositori attivi in Italia, Francia, Germania e Spagna che hanno in comune la volontà di mescolare elementi stilistici diversi. Nella sonata per flauto dolce e basso continuo di Leo non è difficile distinguere il tema folkloristico di una tarantella nell’ultimo movimento, mentre la sonatina di Telemann, pur ricca di elementi tipici dello stile italiano, presenta anche numerosi elementi tratti dalla musica folkloristica polacca, che Telemann riteneva “piena di barbara bellezza”. Il francese Leclair mescola sapientemente melodie italiane e armonie francesi, ma, a tratti, nel primo movimento, è possibile scorgere similitudini anche con lo stile bachiano. Le sonate di Scarlatti presentano commistioni tra lo stile napoletano e italiano da una parte, e quello spagnolo dall’altra. 

Un ulteriore tratto che distingue tutti i compositori del concerto è l’uso delle figure retoriche musicali intese ad esprimere gli “affetti”, poiché, come spiegava il celebre teorico tedesco Johann Mattheson, “tutto ciò che avviene (in musica) senza affetti degni di questo nome non vale nulla, non porta a nulla e non significa nulla”.

In questo senso, anche il virtuosismo estremo di Royer, nato a Torino da famiglia francese, non è fine a se stesso, ma punta alla creazione di teatralità e di affetti contrastanti, con lo scopo di rendere al clavicembalo lo stato d’animo di una persona presa da ira improvvisa.

In conclusione, è lecito affermare che la musica non è mai stata così libera e così aperta a nuove idee e nuove tendenze come nel barocco.

 

Anna Paradiso Laurin e Dan Laurin 2024

Costo €

Location

Grottole

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